(rispondo sulla lista alla domanda di uno di voi, perché l'argomento mi sembra interessante)
Salve professore, .... al seminario di giovedì l'hanno tirata in ballo in merito ad una questione che proprio non ho capito: il rapporto fra tesi e tirocinio nella magistrale. Cioè: si dice che è tesi e non tirocinio, ma ho sentito parlare di un lavoro di sei mesi da qualche parte (che quindi suona molto tirocinio). Se ha tempo mi potrebbe fare chiarezza? Ogni studente con cui ho parlato mi ha aumentato il grado di confusione in merito :) |
L'ordinamento della laurea magistrale prevede una tesi. La regola è fissata per tutto il sistema universitario nazionale: DM 270/2004 (Art 11, comma 5) "Per il conseguimento della laurea magistrale deve comunque essere prevista la presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore." Il nostro regolamento didattico conferma le linee generali e precisa che "La tesi di laurea magistrale, che prevede un contributo originale e individuale dello studente, potrà essere sviluppata con riferimento ad un contesto professionale avanzato oppure su tematiche di ricerca"; quindi è possibile svolgere la tesi presso l'università o altri enti. Il regolamento per gli esami di laurea magistrale, che lo integra, riporta una durata massima indicativa di sei mesi. È quindi possibile e sensato svolgere le attività che portano alla tesi presso aziende, ad esempio formalizzandole come tirocinio, ma il tirocinio è il mezzo e non il fine che è la tesi.
Sottolineo che, nel linguaggio comune, il termine "tesi" è comunque più qualificato (e prestigioso, se volete) del termine "tirocinio", perché la tesi dà l'idea del lavoro originale, mentre il tirocinio è più operativo. Se in giro parlate di tirocinio, molti vi possono considerare laureati di serie B (e confermare l'impressione, sbagliata ma diffusa, che il nuovo ordinamento abbia portato ad una dequalificazione).
Ricordo poi che la laurea triennale, sempre secondo il DM 270, prevede una "prova finale" ma non necessariamente una tesi e, nella maggior parte dei casi, proprio per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro, è previsto esplicitamente lo svolgimento di un tirocinio e noi, nel nostro regolamento didattico, abbiamo stabilito che "La prova finale è costituita dalla discussione di una relazione scritta (tesi) relativa ad un progetto elaborato dallo studente nell'ambito delle attività formative dell'orientamento curricolare seguito, sviluppato nell'ambito del tirocinio ..."
Quindi, nella triennale, abbiamo il tirocinio obbligatorio (o quasi) descritto in una relazione finale, che chiamiamo tesi per comodità, mentre nella magistrale abbiamo una tesi originale che può, eventualmente, essere il risultato di una attività di tirocinio, ma la cosa importante è la tesi.
Cordiali saluti,
Paolo Atzeni
Database Group
Dipartimento di Informatica e Automazione
Università Roma Tre